Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano e candidato nella lista
del Partito democratico nella corsa a Santa Lucia, ha ufficialmente
aperto la sua campagna elettorale aprendo le porte del suo comitato
cittadino. Ad accoglierlo tanti sostenitori e diversi riferimenti
politici ed istituzionali. Dal sindaco di Avellino, Paolo Foti, passando per il Presidente del Consiglio comunale del capoluogo, Livio Petitto, fino al segretario provinciale del Pd, Carmine De Blasio, al suo vice Ivo Capone e, ovviamente, l’onorevole Luigi Famiglietti.
Ad aprire le danze, Paolo Foti. Nel definire
Palmieri «un sindaco giovane ed attento, un sindaco amico ed un
amministratore illuminato che rappresenta un ridferimento assoluto del
Pd sui territori», non ha rinunciato ad individuare nelle quattro
candidature messe in campo dal Pd per questa contesa, «la migliore
miscela possibile. Questa lista rappresenta al meglio il Partito
democratico, perché è un perfetto connubio tra esperienza e rinnovamento
e Beniamino, al quale rinnovo il mio più sincero in bocca al lupo, è
un pezzo fondamentale di questo mosaico»
Quindi, il breve intervento del segretario De Blasio
che non ha perso nemmeno questa occasione per rivendicare il percorso
compiuto dal partito in vista di questa competizione e le scelte sulla
composizione delle lista: «Ho creduto nel progetto che abbiamo portato
avanti, nelle scelte compiute anche nelle difficoltà. Beniamino Palmieri
rappresenta al meglio il potenziale di questa terra sui territori e la
sua candidatura rappresenta un elemento di forza per il Partito
democratico, un partito che, al di là delle polemiche, anche in questa
provincia sa farsi carico della sfida del futuro»
Dopo De Blasio è arrivato il turno di Luigi Famiglietti
che in qualche misura ha definito la cornice di quella che sarà la
campagna elettorale di Beniamino Palmieri: «La candidatura di Beniamini
dimostra, in primo luogo, che Matteo Renzi è attento a quel che accade
sui territori. Beniamino non è solo un sindaco bravo e competente, ma è
il volto del cambiamento necessario, è la proiezione di quel cambiamento
che con fatica ma con determinazione Renzi sta portando avanti. Anche
noi siamo convinti che questa è la lista migliore che il Pd irpino
potesse mettere in campo, al di là delle polemiche. Allo stesso modo,
diciamo che la candidatura di Palmieri è in primo volto rivolta a tutti
quei cittadini e quegli elettori che pensano che non si può fare
politica per tutta la vita, quei cittadini che vogliono tornare a
credere nella politica e nella partecipazione»
Un assist perfetto per il diretto interessato. Palmieri,
visibilmente emozionato, ha in prima battuta ripercorso la sua vita,
gli studi, la laurea in economia che lo ha portato a lavorare all’Acca
Software, assoluta eccellenza di questo territorio. Quindi l’esperienza
politica a Montemarano, il miracolo di un percorso di rinnovamento che
pareva impossibile portare a compimento ma che, invece, s’è risolto inm
una vera e propria rivoluzione che ha trovato declinazione in importanti
risultati, l’approvazione del Puc dopo quarant’anni, il grande lavoro
fatto per la promozione delle straordinarie ricchezze di Montemarano,
alla realizzazione di importanti opere pubbliche.
«La mia candidatura – ha detto Palmieri – è figlia di un percorso di
rinnovamento che viene da lontano, noi siamo renziani da sempre e
all’inizio eravamo davvero in pochi. Oggi mi ritrovo nell’assemblea
nazionale del Pd, ho l’onore di presiedere il Big Bang Irpinia e Matteo
Renzi è Presidente del Consiglio e segretario nazionale del Partito. Noi
quel percorso lo abbiamo fatto insieme ed oggi avverto la grande
responsabilità di rappresentare in questa contesa quell’idea di politica
e di Pd».
Venendo all’Irpinia, Palmieri ha individuato nel merito, nella
qualità e nell’innovazione le tre grandi leve sulle quali coltivare la
rinascita di questa terra squassata dai tagli ai servizi primari, da una
crisi economica senza precedenti e dall’assenza di qualsiasi
meritocrazia. «Io rappresento la politica che vuole governare i
processi, la politica che pensa e che decide ma che poi fa un passo
indietro. E, permettetemi, rappresento la speranza per tanti giovani di
questa terra alla ricerca di un futuro, sono figlio di un operaio e di
una casalinga e anche questa è la mia forza»
fonte: www.orticalab.it